Come è fatto davvero un parquet? Guida agli strati

Dentro una tavola di parquet: come è fatta davvero


Cosa rende un parquet di qualità?

Il parquet è uno dei materiali più amati per il pavimento di casa, ma dietro alla sua bellezza si nasconde una struttura tecnica precisa che ne determina le prestazioni, la durata e il valore.

In questo articolo ti spieghiamo cosa c’è dentro una tavola di parquet, quali sono le differenze tra parquet massello e prefinito, e perché è importante conoscere anche ciò che non si vede.


Massello o prefinito? Le due grandi famiglie

Quando si parla di parquet, la prima distinzione è tra:

  • Parquet massello: interamente realizzato in legno nobile. È una tavola unica, compatta, spesso spessa fino a 14 o 15 mm, non è completamente levigabile, se ha gli incastri si può levigare nello stesso spessore dello strato nobile del parquet prefinito e perfetta per chi ama la tradizione.

  • Parquet prefinito: composto da più strati. Lo strato superiore è in legno nobile (ad esempio rovere, noce, doussié), mentre i livelli inferiori sono di supporto. È più stabile, più semplice da installare e già pronto all’uso.


Lo strato nobile: la parte visibile, e non solo

Lo strato nobile è il cuore estetico del parquet. Deve avere uno spessore minimo di 2,5 mm per legge: solo così può essere definito ufficialmente parquet.

Al di sotto di questo valore si parla di pavimento impiallacciato: una soluzione che può sembrare simile alla vista, ma che non ha le stesse prestazioni nel tempo.


Il supporto: quello che fa la differenza

Sotto lo strato nobile si trova il supporto, un elemento fondamentale per la stabilità della tavola. Può essere realizzato in:

  • Legno tenero, come betulla, abete o pioppo

  • Pannelli in fibra di legno, come MDF o HDF

Il supporto permette di ridurre le tensioni del legno, aumentando la resistenza a umidità e sbalzi di temperatura.


MDF e HDF: cosa significano davvero?

MDF (Medium Density Fiberboard)
È un materiale a media densità composto da fibre di legno e resine. È stabile e liscio, adatto per supporti incollati in ambienti asciutti.

HDF (High Density Fiberboard)
Versione ad alta densità dell’MDF, più compatta e resistente. Ideale per parquet con posa flottante e sistemi a incastro click.


Due strati o tre strati: quale scegliere?

I parquet prefiniti si dividono in due tipologie costruttive:

  • Due strati: strato nobile + supporto. Perfetti per la posa incollata, offrono un’ottima stabilità e sono ideali per impianti di riscaldamento a pavimento.

  • Tre strati: strato nobile + supporto centrale + controbilanciatura. Più stabili, permettono anche la posa flottante (senza colla), veloce e reversibile.


Posa flottante o incollata? Dipende anche dalla struttura

La scelta tra posa incollata e flottante non riguarda solo l’estetica o la praticità, ma dipende anche dalla struttura interna del parquet.

  • La posa flottante richiede una tavola molto stabile, meglio se con supporto in HDF o costruzione a tre strati.

  • La posa incollata può essere effettuata anche con parquet a due strati, e garantisce massima adesione al sottofondo.


Perché conoscere la struttura è fondamentale

Capire come è fatto un parquet permette di fare scelte consapevoli. Non basta innamorarsi di un colore o di una finitura: è fondamentale sapere cosa sostiene quella bellezza, perché solo così puoi avere la certezza di un investimento duraturo.

Da Eternal Parquet, ogni prodotto viene selezionato non solo per l’estetica, ma anche per la sua struttura interna.
Perché è lì che nasce la vera qualità.


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